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QUANDO IL ROMBO DIVENTA DISAGIO

QUANDO IL ROMBO DIVENTA DISAGIO

Negli ultimi anni, il binomio moto-montagna ha conquistato il cuore di migliaia di appassionati: curve mozzafiato, paesaggi spettacolari e quella sensazione di libertà che solo un passo alpino può regalare. Eppure, la stagione estiva 2025 ha messo in evidenza una frattura crescente tra motociclisti e residenti delle aree montane.

Durante raduni e tour estivi, le strade delle Dolomiti e dell’Alto Adige sono state invase da migliaia di moto, spesso dotate di marmitte rumorose o modificate. Secondo i comitati locali, il rumore costante e le accelerazioni improvvise hanno trasformato i tranquilli borghi alpini in “circuiti improvvisati”.

Per proteggere il territorio e la qualità della vita, diversi comitati di tutela paesaggistica stanno chiedendo:

  • Pedaggi stagionali sui passi alpini più trafficati
  • Limitazioni al traffico motorizzato durante l’alta stagione
  • Adozione di barriere fonoassorbenti e controlli acustici sulle marmitte
  • Limiti di velocità più severi e sorveglianza intensificata

Alcune proposte si ispirano al modello tirolese, dove da tempo si adottano misure di regolazione per mantenere un equilibrio tra turismo e tutela ambientale.

Dall’altra parte, i motociclisti sottolineano il loro impatto positivo sull’economia locale e propongono soluzioni di convivenza più sostenibili, come la guida consapevole e percorsi alternativi.

Il tema è caldo e ancora in evoluzione. C’è spazio per il dialogo e per trasformare la passione per il mototurismo in un gesto di rispetto verso chi vive e custodisce quei luoghi.