38° Dolomiti Moto International A.A. 2016 -Trofeo VALERI Sport
Revival dell’8° Rally Touring delle dolomiti –- Memorial ALFREDO, MATTO, FILIPPO –Trofeo Vincenzo MAZZI
Non doveva esserci nei programmi 2016 uno degli eventi che per anni ha qualificato il circus del mototurismo sportivo FMI della formula MOTORAID, ma il moto club Spinea e il suo presidente, hanno ceduto alle numerose richieste e sollecitazioni e quindi è stato rimessa in piedi la organizzazione del tradizionale e classico appuntamento del fine estate nelle montagne dolomitiche, soprattutto per dedicare ai tre giovani ragazzi, figli dei soci appartenenti al sodalizio, che hanno perso la vita negli ultimi tempi, per un messaggio di amore e sensibilizzazione alla sicurezza.
La quattro giorni Dolomitica è stata vissuta dal gruppo di “fedelissimi” partecipanti provenienti dalla Sardegna, dall’Umbria e dalla terremotata regione appenninica delle Marche, dai genitori dei ragazzi, e dai soci, con uno stato d’animo di tensione e dolore che nell’aria ricorreva, comunque con discrezione e commozione soprattutto nel momento di saluto delle Autorità, nel minuto di silenzio con la dedica alla chiusura della giornata del sabato e della domenica ricordando anche le vittime del terremoto. Per questa trentottesima edizione una maggiore attenzione è stata data all’aspetto turistico piuttosto di quello sportivo, non tralasciando comunque quel pizzico di impegno e agonismo per chi voleva prendere parte al Dolomiti con il regolamento del motoraid piuttosto che del motogiro itinerante.
Il programma dell’ evento è stato comunque, come sempre all’altezza della tradizione e ricco di iniziative, bilanciato, ma senza un attimo di pausa fin dall’avvicinamento attraverso il Cadore e i Passi Falzarego e Valparola transitando per la Conca Ampezzana e l’Alta Badia per giungere nel Marebbe a SAN VIGILIO, per delle maestose panoramiche che si presentavano di curva in curva.
La giornata del venerdì è stata indirizzata alla scoperta delle bellezze naturali, alla storia e cultura Ladina con il motogiro guidato ai Molini di Lungerù, al Museo di Castel de Tor al Parco Fanes-Senes, lasciando al sabato la gara di regolarità stradale del RAID -3- DELLE VALLATE italo austriache con un percorso che ha toccato la valle Anterselva e passando in Austria attraverso il Passo Staller,la vallata del Defferengen che porta a Lienz e quindi la vallata della Drava e per Spittel - Hermagon per giungere al lago di Presseger See dove era posta la pausa pranzo-relax prima di rientrare in Italia attraverso e la vallata del Gail e la Val Pusteria dopo 300 km circa. Sullo stesso percorso che si sono misurati gli specialisti del cronometro con i C.O. controlli orari e C.T. controlli a timbro, i partecipanti del MOTOGIRO itinerante hanno comunque effettuato i controlli di transito per i servizi assistenza e i ristori volanti, degustando la Porchetta alla veneta, i formaggi del trentino lo speeck dell’Alto Adige la carne affumicata della Carinzia. Delle cene poi è meglio non parlare perché sembrerebbe un giro enogastronomico e non motociclistico, perché come al solito l’organizzazione ha fatto trovare a tavola le pietanze tipiche delle zone attraversate; dalla cacciagione ai prodotti della terra degustati in ambienti tipici e caratteristici fin dalla prima cena al Ristorante La BRONTA, poi al Maso Vanc in valle dei Molini, alla antica osteria GRAN CIASA , al rifugio La Miara e per finire al Pranzo alla CORONA DEL RE nel Pedemontano al Lago di Tarzo della domenica.
Le montagne dolomitiche sono state esaltate da quattro giornate stupende come non mai è successo alla tradizionale manifestazione che hanno fornito immagini indimenticabile nelle memoria dei partecipanti: si è iniziato dalle cime delle montagne venete del Cristallo e dell’ Antelao, passando poi alle 5 Torri, alle Tofane, all’Antermoia, al Sass Putia, per passare poi all’olimpo del trittico nei passi del RAID -4- della domenica con il Gardena, il Sella, Il Sass Pordoi, la Marmolada e il Civetta e per finire, anche lo storico Passo S.Boldo dei 100 giorni commemorato nella discesa del Pedemontano che tanto ha influito alla fase finale delle Grande Guerra .
Per il MOTORAID la giornata del RAID -3- del sabato con 12 controlli orari (di cui quattro annullati per la necessità di prolungare il tragitto a causa di un tratto in Austria chiuso per frana e per il passaggio alternato ogni 45 minuti del Passo Staller) ai quali sono stati aggiunti quattro controlli a timbro; la prova era valida per l’acquisizione del punteggio di ammissione alla Finale Nazionale di Magenta del 2 ottobre: La combinata con il MOTOGIRO della domenica è stata valida per il trofeo alla memoria di Vincenzo MAZZI, riservato alla classifica di rappresentanza per gruppi abbinando Il punteggio dei C.T. del RAID- 3- con quelli del RAID-4 DEI PASSI DOLOMITICI e in funzione al numero di partecipanti dello stesso gruppo.
IL programma ha offerto le possibilità ai partecipanti, di vivere le strade e le bellezze paesaggistiche delle montagne delle Dolomiti, con escursioni in moto in sicurezza con media sotto i 40 km e con le dovute pause – non come purtroppo succede in questi ultimi tempi e l’invito era proprio nello slogan dell’adesivo della FMI distribuito “La strada non è una pista” e le ragioni spiegate dalla pubblicazione “Pensa alla vita… guida con la testa” distribuita con la partecipazione dell’ANVU nella campagna del PROGETTO ESTATE alla quale il gruppo Sicurstrada del MOTO CLUB SPINEA è impegnato nelle dieci tappe nel Veneto fra mare e monti. Dei giorni in compagnia con il collaudato gruppo organizzatore, anche si aspettava una maggiore presenza, ma il momento contingente di ristrettezze economiche, il lutto nazionale del terremoto, da dove venivano parecchi partecipanti delle precedenti edizioni ha fatto si che ci fosse un clima familiare, di calore e simpatia, a coprire la tristezza per tutta la manifestazione; un centinaio i motociclisti al via..
Per la cronaca le classifiche assoluta e quelle di categorie limitate a due; M.E.- moto d’epoca e M.M. moto moderne, hanno premiato in questa 38^edizione anche i “giovani “ della disciplina; COPERCHIO ALBERTO , TOLA ROBERTO NICOLETTI VINCENZO –– SIRIGU ALESSANDRO che pero non l’hanno spuntata per pochi centesimi sui veterani BORTOLETTO Lorenzo - MARINO LINO E CESARE CONTI – ALESSANDRIN LUCIANO - VETTORE MARCO, che a onore del vero si sono ben difesi fino all’ultimo C.O. e hanno comunque occupato i primi posti della classifica finale di categoria
Qualche errore di troppo con l’uscita al primo tratto di DANIELI Randolfo, di FABRIZIO BALDANELLO che gli è morta la moto sull’ultimo tratto della P.d.A. e un inspiegabile erroraccio del pluricampione Fabio Della VEDOVA che tra l’altro correva in casa ed era nella sua terra, che è partito un minuto prima; si vede che voleva conquistare la maglia nera del MOTORAID DELLE DOLOMITI che gli mancava, dopo ben sei vittorie della classifica assoluta. Simbolicamente al via anche i presidenti onorari del club con il n°1 Evio Fassina e n°2 Luciano Naletto che hanno appeso il casco al chiodo.
Premi a sorteggio e premiazioni sul comportamento e sicurezza, dei test e questionari, sono stati assegnati ai partecipanti grazie alla collaborazione della FALCO STIVALI MOTO - ABBIGLIAMENTO MOTO VALERI SPORT E PIRELLI -
38° DOLOMITI MOTO INTERNATIONAL
Motoraduno:
1/9/2016